Stéphanie Marino


Da più di 25 anni seguo un cammino di ricerca interiore e ho praticato secondo molteplici tecniche di Yoga in giro per il mondo.

Ho deciso di dedicarmi completamente all’ insegnamento in seguito alla diagnosi della patologia cronica che mi ha completamente cambiato la vita e la pratica fisica, le priorità e la consapevolezza. Un dono! Ho immaginato di poter rendere questa esperienza utile al percorso di benessere e guarigione degli altri e mi sono messa all’opera per renderlo possibile.

Le pratiche che condivido sono sostenibili per tutti: ci immergiamo nell’attenzione e nell’ ascolto consapevole per intuire dove sia il nostro limite e la nostra “postura interiore” oggi e scoprire se sia possibile espanderli o accoglierli pian piano. Lo Yoga è una via per l’auto realizzazione e la liberazione che passa per una costante ricerca di purificazione, miglioramento e equilibrio. Quando insegno porto l’essenza “fatta mia”, sistematica e chiara dei molti approcci alla pratica di cui forse avete avuto la pazienza di leggere qui sopra e mi rivolgo a tutti coloro che vogliono essere accompagnati e guidati nel ritrovare il proprio benessere psicofisico e iniziare un cammino di “ritorno a casa”

Scopri di più sul mio cammino…..

Ho iniziato il mio percorso nella meditazione ZaZen all’età di 16 anni dopo la lettura di alcuni libri di filosofia orientale e ho continuato per alcuni anni per esplorare poi la tradizione TheravadaVipassana e approdare alla gioia semplice della meditazione di presenza mentale del caro venerabile Maestro Thich Nath Han che è tutt’ora parte della mia vita.

Il mio incontro con lo Yoga avviene nel 2003 in sordina, un po’ “per caso” in una semplice palestra popolare di quartiere dove un maestro anziano del metodo Shivananda, vissuto nell’ashram di Rishikesh dello Swami durante i ruggenti anni ’70, teneva le sue lezioni a prezzi accessibili a tutti. Piano piano, mese dopo mese, guardando allievi decisamente avanti con gli anni fare cose con il proprio corpo incredibili in uno stato di costante silenzio e assorbimento, quella pratica della quale capivo ben poco ma che mi incuriosiva tantissimo, ha cominciato a regalarmi piccole sorprendenti sensazioni che accadevano semplicemente e mi facevano desiderare di praticare sempre di più. Dopo alcuni anni viaggiai da sola al nord dell’ India per rivolgermi a una scuola tradizionale indiana e fapprofondire il così detto stile Rishikeshispirato a Swami Shivananda e a Swami Satyananada, suo diretto allievo. Durante quegli anni e le successive visite all’India ho avuto il beneficio di studiare e certificarmi con insegnanti di autentica esperienza di vita al lato di maestri come Swami Rama e Swami Niranjanananda Saraswati e per anni, secondo il tradizionale metotodo Gurukul (vita e studio a casa del maestro), praticare e studiare approfonditamente Pranayama con Swami Guruji Pranaji del Tamil Nadu (affettuoso appellativo datogli negli anni dagli allievi) Maestro che trascorre molti mesi l’anno in meditazione nelle grotte presso Arunachala, la montagna sacra di Shiva. Tutti questi insegnanti o Guru non hanno nessun interesse a essere conosciuti e riconosciuti, sono umili e vivono immersi nella sadhana (pratica spirituale) sostentati della comunità, degli studenti e degli avventori con donazioni per le lezioni che condividono. Non li troveremo sul web, fortunatamente.

Sempre in quel periodo ho iniziato a studiare la psicologia dopo alcuni fondamentali anni di psicoanalisi e con l’intento di scoprire i “retroscena della mente umana”. Durante gli studi canonici (un po’noiosi) ho scoperto l’esistenza del Counseling come relazione d’aiuto e di sostegno e potenziamento delle risorse personali e (stavolta non potendo ripartire )ho deciso di seguire il percorso per diventare Consulente famigliare presso la SICOF, a Roma, una formazione triennale con due anni di tirocinio successivi che offriva esattamente la formazione avanzata richiesta a un Counselor negli altri paesi Europei ma fornendo l’unico attestato legalmente riconosciuto in Italia. Da quel momento ho scelto di integrare il “Centered person approach” cioè l’approccio messo a punto dallo Psicologo statunitense padre della psicologia Umanistica, Carl Rogers, a ogni mio futuro intervento lavorativo. Così faccio tutt’ora.

Ritornando allo Yoga che non ho mai smesso, nel corso dei miei viaggi in Sud America alla ricerca della autentica tradizione andina delle curandere (ma questa è un’altra storia) e successivamente, durante il mio trasferimento nelle isole Baleari (ancora un’altra storia) ho praticato secondo altri metodi (per me l’importante era praticare e ero aperta all’insegnamenti provenienti da altre scuole) come lo Yoga integrale, lo Yoga Iyengar, Viniyoga della tradizione di Sri Krishnamacharya, approfondendoli sempre per alcuni anni.

Tornata in Italia, per la patologia con cui convivo ma che all’epoca fu molto complesso gestire in quanto poco studiata, ho dovuto sospendere la pratica di asana (posture fisiche) continuando esclusivamente con quella di Pranayama per ben 8 anni e ciò ha trasformato radicalmente la mia salute e la mia vita: per alcuni anni ho seguito un cammino di austerità cercando nel mio piccolo di attenermi alle prescrizioni dello Yoga di Patanjali. Questi anni mi hanno fatto capire che yoga e la vita sono la stessa cosa, perché lo yoga è un modo di essere nel cuore.

Lentamente ma tenacemente, ho ripreso a praticare anche gli asana (posture yoga), un po’ preoccupata dato che avevo ricevuto dai medici il divieto di fare sforzi fisici di qualsiasi tipo. Cercavo un metodo adatto al mio “nuovo corpo” e sono rimasta talmente sorpresa per l’efficacia e la profondità del lavoro dello Yin yoga sul tessuto connettivo e sui meridiani della medicina cinese e anche lì mi sono formata come insegnante secondo l’insegnamento di Sebastien et Murielle assistenti di Paul Grilley e parallelamente mi sono avvicinata alla riprogrammazione posturale del Dott. Bernard Bricot studiando e riabilitandomi personalmente con il posturologo Giorgio Vannelli, suo allievo. Ma cercavo ancora quando mi sono imbattuta (grazie a un anno di studio del metodo Anusara Yoga) nel metodo Centered Yoga di Dona Holleman e Il metodo ha cambiato la mia visione e la mia consapevolezza del corpo in quanto “corpo pensante” e strumento di espressione delle leggi Universali. Mi ha insegnato a passare dallo sforzo alla manifestazione delle posture in uno stato di assoluto vigile abbandono. .Ovviamente 🙂 ho seguito la formazione per insegnanti con Patrizia Gregori a Roma (Insegnante geniale e allieva di Dona nonché presidente dalla sua associazione e precedentemente allieva di Gabriella Giubilaro per il metodo Iyengar ) e ho avuto la fortuna di seguire la grande Yogini Dona Holleman stessa presso la sua residenza a Soiano del Lago: depositaria di una luminosa discendenza come pupilla di Guruji B.K.S Iyengar, seguace sin dall’infanzia del mistico e amico Jiddu Krishnamurti e contemporanea e e amica dalla incredibile innovatrice Vanda Scaravelli, Dona è l’ultima dei grandi Maestri viventi del ‘900.


Organizzo ciclicamente laboratori di approfondimento, esperienze ecologiche tra yoga e natura e ritiri residenziali di pratica. Collaboro  inoltre con sportivi a livello agonistico e con professionisti e artisti per il miglioramento della performance artistica e lavorativa.

Sono in formazione e supervisione permanenti guidata dalla curiosità e dell’entusiasmo più autentici per la ricerca. Sono appassionata e studiosa di nutrizione, fitoterapia e aromaterapia, fisica quantistica e neuro psico immuno endocrinologia. Sono insegnante certificata Yoga Alliance 500h+ a livello mondiale e istruttore Coni, Istruttrice di Ginnastica posturale Asi Nazionale e Counselor psicologico S.i.c.o.f. Affiliata E.n.d.a.s

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